Curiosita sul Film Quo vadis – Con i giovani Bud Spencer e Sophia Loren
Curiosita sul Film Quo vadis – Con i giovani Bud Spencer e Sophia Loren. Seconda apparizione sul grande schermo del nostro Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer. Nei panni di un centurione romano, recitando in due scene, grazie alla sua enorme mole.
Seconda apparizione di Carlo Pedersoli
Seconda apparizione di un giovane Carlo Pedersoli nei panni di un guardia imperiale romano. Recitando in due distinte scene, dicendo una sola frase “Si, Cesare”. Ma anche in questo secondo film, il suo nome non compare nella lista degli attori. Per cui non viene accreditata la sua partecipazione.
Curiosita sul Film Quo vadis e la partecipazione di una giovanissima Sophia Loren
Un altra curiosità del film e la partecipazione di una giovanissima Sophia Loren, non ancora famosa nelle sale cinematografiche. Recitando la parte di una popolana che lancia i fiori al passaggio del condottiero Vinicio , quando giunge nel foro.
Il ruolo della protagonista
Inizialmente il ruolo della protagonista sembrava essere destinato a Elizabeth Taylor che compare, sia pure non accreditata, come una cristiana prigioniera. Ma venne affidata alla bella Deborah Kerr.
Una ingiustizia
Il regista Anthony Mann partecipò alla realizzazione del film lavorando per 24 notti alle riprese dell’incendio di Roma insieme all’operatore aggiunto William V. Skall, ma il suo nome non compare nei titoli di coda .
Discrepanze storiche
A parte San Pietro, crocifisso a testa in giù, e Petronio, che si fa volutamente uccidere facendosi tagliare le vene (in regola quindi con la storia e la tradizione), i destini di altri personaggi realmente esistiti che appaiono in questo film cambiano rispetto ai veri eventi avvenuti:
Alla fine del film Poppea e Nerone abbandonano entrambi l’arena e si rifugiano al palazzo, per fuggire alla folla inferocita dopo che Marco Vinicio aveva rivelato la responsabilità di Nerone dell’incendio di Roma. Nerone, prima di suicidarsi, strangola la moglie, Poppea. In realtà Nerone si dice che abbia ucciso sua moglie nel 65 d.C. con un calcio in pancia, tre anni prima della sua morte.
San Paolo è un martire, quindi morto per decapitazione secondo la tradizione evangelica, ma nel film sopravvive o comunque se ne perdono le tracce a partire dalla seconda parte.
Tigellino, prefetto del Pretorio di Nerone, nel film viene ucciso da un centurione legionario poco prima della morte dell’imperatore. In realtà fu costretto al suicidio nell’anno dopo la morte di Nerone, il 69 d.C. per ordine dell’imperatore Otone.
Nella storia Seneca fu costretto da Nerone a tagliarsi le vene, ma nel film sopravvive.
Nel finale Nerone si suicida, aiutato da Atte, nel 65 d.C.; in realtà morì tre anni dopo, il 9 giugno del 68 d.C. aiutato dal suo schiavo e segretario Epafrodito all’età di 30 anni.
L’incendio di Roma del 64 d.C., durato in realtà 6/9 giorni, dal 18 a 24/27 luglio, nel film dura un giorno solamente.